
Il morso della reclusa di Fred Vargas
Il commissario Adamsberg è un uomo particolare, un sognatore e un visionario ma è anche un attento osservatore e nelle sue indagini si basa su intuizioni e su quelli che chiama i proto-pensieri: idee apparentemente scollegate che cozzano dentro la sua testa sino a formare un disegno comprensibile. La morte di alcuni anziani dovuta al morso della Loxosceles reclusa, un tipo di ragno piuttosto raro, attribuita ad una tragica fatalità, riscuote il suo interesse. Adamsberg è l’unico in tutto il commissariato ad intravedere il disegno omicida che si cela dietro la catena di morti.
“In lui, per così dire, i pensieri di formavano prima ancora che li pensasse.”
Mi è piaciuto
perché i tortuosi percorsi della mente del commissario Adamsberg e le sue elucubrazioni sui vari significati delle parole sono affascinanti. Riesce sempre a incuriosire affrontando ogni volta argomenti sconosciuti e interessanti, siano essi i ragni e le loro abitudini o le vicende delle donne che nel Medioevo, bandite dalla società, vivevano segregate senza alcun contatto con il mondo esterno.
Voto 5/5
Titolo Il morso della reclusa
Autore Fred Vargas

