
Nella gabbia di Ellison Cooper
A Washington D.C. viene ritrovato all’interno di uno scantinato, chiuso in una gabbia insieme ad un cucciolo, il corpo di una ragazza morta di stenti. Durante il sopralluogo, un poliziotto perde la vita ed un altro viene ferito, a causa di una delle tante trappole che l’assassino ha posizionato. L’FBI organizza una task force per indagare e viene incaricata di guidare le indagini l’agente speciale Sayer Altair. Sayer è specializzata in neurologia della violenza e sta svolgendo una ricerca sulle risonanze magnetiche cerebrali di alcuni serial killer, con lo scopo di evidenziare malfunzionamenti che possano aiutare a rivelare in anticipo la predisposizione alla brutalità. Il serial killer si rivela molto efferato: stordisce le sue vittime con sostanze stupefacenti e le porta in punto di morte per poi riportarle indietro ripetutamente e, al termine dei suoi esperimenti, le lascia morire di fame e di sete rinchiuse “nella gabbia”. Mentre l’indagine diventa sempre più complessa l’agente Sayer che, dopo la morte del marito agente dell’FBI, si era costruita un guscio per tenere lontano i sentimenti, scoprirà che senza la passione si perdono anche le intuizioni e la capacità di fare i collegamenti più impensabili. Dovrà imparare a lasciarsi guidare dal suo istinto anziché seguire le prove che, man mano che procede l’indagine, diventano sempre più inaffidabili.
“Il male non è altro che un uomo qualunque con un cervello squilibrato. I veri mostri sono semplici esseri umani privi dei vincoli morali che trattengono ognuno di noi.”
Mi è piaciuto molto.
Era tanto che aspettavo un thriller investigativo che mi tenesse con il fiato sospeso. Personaggi ben costruiti e trama congegnata e scritta in modo efficace. Vi basti sapere che per leggere le ultime pagine ho riacceso la luce alle 3 di notte. Una degna erede di Kathy Reichs.
Voto 5/5
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Titolo Nella gabbia

