
La segretaria di Renée Knight
Christine Butcher è una segretaria efficiente ed affidabile. Lo sa bene Mina Appleton, titolare di una famosa catena di supermercati, che si affida a lei per gestire non solo i suoi impegni lavorativi ma anche per organizzare tutto ciò che concerne la sua famiglia. Mina è un’imprenditrice, narcisista e manipolatrice che trova nella segretaria, influenzabile e leale fino al midollo, la sua vittima ideale. Christine si dedica completamente al suo lavoro: accettando sottili umiliazioni e richieste sempre più pretenziose e illegittime da parte della sua datrice di lavoro, mette in secondo piano vita privata e famiglia, al punto tale da perdere marito e figlia. Mina, sempre più autocompiaciuta del proprio successo, non si fa scrupolo di sfruttare le persone per i propri scopi e poi scaricarle, perdendo di vista le finalità etiche su cui il padre aveva improntato l’impresa che ora lei gestisce, e Christine finisce presto a sua volta triturata dall’avidità dell’imprenditrice, fino al tragico sconvolgente epilogo.
“Conciliare carriera e vita privata è una frase che non ho mai capito. Per quanto mi riguarda, lavoro e privato non sono due ambiti separati da pesare sui piatti di una bilancia. Ammetto però di essermi spesso sentita come un giocoliere che cerca di far volteggiare in aria contemporaneamente troppe palline, e di aver avuto talvolta le mani di burro. Ma sono orgogliosa del mio record. In tutti gli anni di servizio per Mina mi sono assentata soltanto un giorno e mezzo: persino le nostre vacanze di famiglia erano sincronizzate con le sue.”
Mi è piaciuto.
Per la prima metà, il romanzo sembra scorrere lentamente: il racconto di Christine lascia spazio ad un’intuizione distopica che pare non trovare una sua realizzazione. In realtà il tutto è finalizzato a quanto accade nella seconda parte del libro. È un bel thriller psicologico che mette in luce il sottile gioco vittima/carnefice che si sviluppa nel rapporto patologico derivante dall’incontro di due personalità deviate (chi in senso prevaricante e chi in senso remissivo). L’autrice, che per altro aveva già con il suo primo libro “La vita perfetta”, realizzato un ottimo romanzo, colpisce un’altra volta nel segno.
Voto 4/5
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Titolo La segretaria

