
L’apicultore di Aleppo di Christy Lefteri
Nuri è soddisfatto della propria vita. Da quando è riuscito a far accettare al padre il fatto che non intendeva continuare l’attività di famiglia di commercio di tessuti, ha iniziato a fare l’apicultore insieme a suo cugino Mustafa. All’inizio composta solo da qualche arnia alla periferia est di Aleppo, la loro impresa si è ingrandita sempre più fino a giungere a produrre e vendere cosmetici a base di miele e avere clienti importanti anche all’estero. L’incontro con Afra, avvenuto qualche anno prima ad un matrimonio di un parente, è stato per Nuri amore a prima vista e l’ingresso della donna, dall’animo artistico e piena di passione, nella sua vita ha fatto sentire Nuri ancora più realizzato.
Afra ogni sera, dopo aver trascorso la giornata al bazar a vendere i quadri che dipinge, aspetta Nuri a casa insieme a Sami, il loro bambino. Nuri non potrebbe desiderare nulla di più: trascorre le sue giornate insieme alle api che cura con amore e dedizione e le serate in compagnia della donna che ama, leggendo per il figlio curioso e intelligente.
Ma in breve tutto cambia. Ad Aleppo si respira un clima di violenza. Presto bande armate iniziano a girare per le strade mentre il fiume Quwayq continua a restituire i cadaveri dei tanti ragazzi giustiziati immotivatamente. Quando sulla città iniziano i bombardamenti e la situazione diventa ogni giorno più pericolosa, chi può cerca di lasciare la città e trovare il modo per fuggire all’estero. Tra loro anche Mustafa e la sua famiglia. Ma per Nuri e Afra non è facile lasciare Aleppo, significa rinunciare a tutto ciò che hanno, e abbandonare tutto ciò che hanno perso.
“Devi convincere Afra a partire. Sei troppo tenero, troppo sensibile. Qualità ammirevoli per lavorare con le api, ma non adesso. Cercherò di raggiungere l’Inghilterra per trovare mia moglie e mia figlia. Vattene da qui, Nuri, non è più casa nostra. Ormai Aleppo è come la salma di una persona cara, non ha più vita né anima. è piena solo di sangue marcio.”
Mi è piaciuto
Un bel romanzo capace di essere lieve e doloroso contemporaneamente. L’autrice crea dei protagonisti il cui ingombrante bagaglio di dolore impedisce loro di aprirsi, di fidarsi e confidarsi, anche con il lettore che procede passo passo, al loro fianco, nella speranza della loro salvezza, non solamente fisica.
Voto: 3/5
Titolo L’apicultore di Aleppo
Autore Christy Lefteri
Paese Gran Bretagna
Editore Piemme, 2019
Numero pagine 292
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