
Sette piccole bugie di Elisabeth Kay
Jane e Marnie si sono incontrate per la prima volta a scuola. Uno sguardo e si sono riconosciute, scelte, amate. La loro amicizia è sopravvissuta all’adolescenza, agli studi, ai mariti, ai lavori e alle diverse relazioni. Ora che sono adulte non riescono più a vedersi con la stessa frequenza di quando erano ragazze, ma la cena del venerdì sera a casa di Marnie è diventato un appuntamento fisso negli ultimi anni, nonostante Jane, che si presenta ogni volta con un compagno diverso, ritenga il marito di Marnie borioso e troppo pieno di sé.
Ma a volte l’amicizia si trasforma in ossessione rendendo difficile accettare di non essere al primo posto nei pensieri dell’altro. Quando si vede tutto attraverso una lente distorta, distinguere tra realtà e fantasia, tra bugia e verità, diventa complicato e pericoloso. Perché se la verità può ferire, una bugia può arrivare ad uccidere.
“Primo bisogna considerare che la bugia è soltanto una storia. È un artificio, una finzione. Secondo, va detto che anche i più strampalati parti della mente, le menzogne più assurde, possono sembrare del tutto plausibili. Vogliamo credere a quella storia. Terzo, inventarsi bugie credibili non è affatto difficile. L’importante è non scordarsi mai che non si è immuni alle proprie bugie.”
Mi è piaciuto
nonostante la storia di un’amicizia femminile diventata morbosa e ossessiva sia abbastanza scontata. La suddivisione in capitoli corrispondenti alle bugie raccontate dalla protagonista regala alla narrazione un tocco di diversità. La scrittura è scorrevole e la lettura risulta comunque piacevole.
Voto: 3/5
Titolo Sette piccole bugie
Autore Elisabeth Kay
Paese Stati Uniti d’America
Editore Longanesi, 2020
Numero pagine 348
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