
L’uomo delle castagne di Soren Sveistrup
Qual è il collegamento tra una serie di efferati omicidi di giovani donne e Kristine, la dodicenne scomparsa da un anno, per il cui assassinio è stato condannato uno psicopatico reo confesso? Cosa lega Rosa Hurtung, ministro degli affari sociali e madre della ragazzina, e i cadaveri delle madri negligenti uccise con tanta violenza? Perché l’assassino lascia vicino ai corpi orribilmente mutilati degli omini fatti con le castagne? Queste le domande che si pongono Naia Thulin, giovane madre e ispettrice della squadra omicidi di Copenaghen, e Hess che, caduto in disgrazia dopo aver lavorato anni come ufficiale di collegamento all’Europol dell’Aia, è stato rispedito in patria. La collaborazione tra i due è complicata dal modo inconsueto di Hess di svolgere l’inchiesta. Le indagini diventano, giorno dopo giorno, sempre più complicate. Come in un gioco di specchi, ad ogni passo fatto per avvicinarsi alla verità ne corrisponde uno o più che mischiano le carte. Riusciranno Thulin ed Hess nel difficile compito di catturare il colpevole?
“Era da molto tempo che Hess pensava alla morte con indifferenza. Non perché odiasse la vita, ma perché esistere faceva male.”
Mi è piaciuto.
È un thriller ben scritto che tiene incollati fino alle ultime pagine (pur lasciando spazio a qualche intuizione). Ogni capitolo capovolge quelle che, fino alla pagina precedente, erano delle certezze. Dalla scrittura traspare con forza l’esperienza di sceneggiatore dell’autore, tanto che la lettura rimanda ad un film che si proietta nella nostra mente. I due personaggi sono assolutamente reali e sono sicura vi sarà un seguito a questa loro indagine.
Voto 5/5
Titolo L’uomo delle castagne

